Batte forte il cuore napoletano al decimo piano dell'hotel Romeo. È quello di Salvatore Bianco che è riuscito a portare un linguaggio innovativo e attuale nella cucina partenopea, a lungo ferma tra i suoi multi-strati millenari di culture diverse che possono diventare macigni per chi avesse voglia di proporre altro. Ha conservato quella capacità di dialogare e creare fusioni con altre culture, ma utilizzando principi che sanno cavalcare con fierezza gli schemi in continuo divenire della cucina internazionale.
Se dovessimo specificare quale sia il suo campo forte, sarebbe cosa difficile perchè lo chef si esprime con entusiasmo e precisione sia nei piatti di mare che di carne, così come con le verdure e elementi oltreoceano. Mente e cuore è il suo motto, ecco che la precisione richiesta ad una michelin star sa far vibrare le corde dell'emozione attraverso la lettura dei piatti. Il mare è un elemento di forte ispirazione e c'è in cucina un ritorno alla ricerca dei pesci, crostacei e frutti di mare un po' dimenticati, o comunque meno nobili, che rievocano le passeggiate spensierate di un tempo sul porto della sua Torre del Greco all'ora di arrivo dei pescherecci.
In sala si avverte finalmente l'armonia della squadra che ha segnato una ulteriore crescita importante. Tra i piatti da non perdere l'Assoluto di gambero 3.0, marinato alle erbe, gel di limone e gel di prezzemolo. La Seppia ripiena delle sue interiora e servita su spuma di patate. Geranio è il nuovo dessert delicatissimo e raffinato, in omaggio appunto al fiore e alle sue foglie odorose.
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Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
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giornalista napoletana con la passione sfrenata per il mondo del vino e una forte curiosità per la cucina. Sommelier, degustatrice di formaggi e di olio, con le scarpe spesso sporche di terra, camminando tra orti e vigne si impara ad avere rispetto
Salvatore BiancoChiocciole: un pezzo di terra
Salvatore BiancoSpaghetto: un pezzo di mare