Claudio Sadler rappresenta il passato e il presente della cucina italiana moderna, tanto che ogni piatto sul menu ha un anno di creazione, come una preziosa cuvée di una maison. Ed effettivamente è così: il ristorante Sadler è una pietra miliare in quella haute cuisine che troppo spesso perde cognizione di se stessa, dimenticando da dove proviene e quali sono i suoi obiettivi, ovvero un cliente soddisfatto e appagato.
Sadler non lo dimentica e ne fa la sua forza, quest'anno più degli altri, continuando a fare ricerca, con rinnovato brio, senza sedere sugli allori del passato. Ne è l'esempio la sua "storica" interpretazione del crudo di pesce Italian sashimi, alla quinta versione, che sa ammaliare con un bel contrasto di acidi e sapidità, con un risultato equilibrato al palato, invogliando a prendere un altro, golosissimo, boccone, che esplode il gusto del mare. Facile dimenticarsi di essere su un naviglio minore, quando, forchettata dopo forchettata, ci si convince di essere al centro della grande tavola milanese, per un trasporto istantaneo in piazza Duomo.
Ma Sadler è anche il capostipite degli chef imprenditori, che prendono il mondo a piatti e progetti: diversi temporary, il classico bistrò (o Trattoria Moderna, come ama chiamarla) Chic'n Quick e un nuovo ristorante a Monza. “La grande cucina è quella buona, fatta di cose semplici, prodotti genuini, geniale creatività e passione" ricorda con umilità questo alfiere della cucina italiana, con una semplicità spiazzante che incita ad aprire un altro ristorante.
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Tavoli all'aperto
articolo a cura degli autori Identità Golose