Da più di vent’anni, la piazza di S.Pietro all’Olmo di Cornaredo è permeata dall’aura di Davide Oldani, grande cuoco dai mille interessi: arte, design, sport. Tutto questo confluisce nel ristorante D’O, luogo dall’eterna freschezza nelle idee e nei piatti, per merito di quella filosofia pop degli inizi. Qui non si mangia solamente, ma si assiste a quello che è un gioco di squadra come pochi in Italia, con quegli eterni “ragazzi del D’O” che lavorano con lo chef dagli albori.
Nulla è lasciato al caso: il servizio del pane consiste in più forme e tipologie (Michetta Brezel o Sfogliato al miele), realizzate nel nuovo laboratorio Next D'oor, la Capasanta viene servita al guscio, celando un infuso sopraffino di tamarindo, i Marubini cremonesi han la forma dei fiori e gli intrecci tra mare e terra sono fluidi, con una Seppia al nero e porcini o una Triglia con topinambur e olive taggiasche.
La superba anatra, accompagnata da una verza alla cassoeula, lascia un segno e fa capire che al D’O si mangiano le radici della storia personalissima di chef Oldani, bravo a tramandarla a un gruppo che fa la differenza e che rende questa tavola inconfondibile.
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88