Le mani di Patrizia raccontano la storia di una donna minuta che dal 14 luglio 1994 ha scelto di vivere la sua vita tra la cucina del ristorante - dal quale si gode la serenità delle colline della Val Vibrata - e il suo orto, per diffondere la cultura culinaria di questo territorio e l'utilizzo di ingredienti semplici e genuini. Con tante difficoltà all'inizio, superate con grande forza d'animo e con l'umilità dei giusti che l'hanno portata a ottenere tanti riconoscimenti e un posto di privilegio nella ristorazione regionale.
I figli Cristina e Marcello (sorridente e veloce anche nel suggerirvi un buon vino locale) hanno deciso di affiancarla e di seguirla nello stile familiare e accogliente che oggi rappresenta il valore aggiunto di questo luogo. Lo si comprende anche dalla solidità del menu che varia con le stagioni e dalle porzioni generose. La sua è una cucina di campagna che travalica anche al di là del Tronto (lei è originaria di Offida) con i piacevoli antipasti di salumi e di piccole preparazioni con ortaggi, verdure e legumi, accompagnati da panzerotti fritti e polpette cacio e uova.
A cavallo della prima settimana di maggio ci sono le straordinarie Virtù, mentre un passaggio obbligato è rappresentato dalle paste fatte a mano, come i Maccheroni alla chitarra conditi con il sugo di pallottine alla teramana, le Ceppe che in stagione si accompagnano ai funghi o le crespelle che vanno a comporre il Timballo abruzzese per arrivare al'imperdibile, delicata, quasi suadente Capra alla neretese. Che sia un giorno di festa o no, l'ultimo atto è con la pizza dolce.
+39086170581
Tavoli all'aperto
Delivery / Take away disponibile
+393472832686
articolo a cura degli autori Identità Golose