Acqua Panna S.Pellegrino Ceretto The Fork

Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

Tradizione/Innovazione
Puglia

Già Sotto l'Arco

Tavoli all’aperto

A partire dai raffinati ambienti interni, che riescono a evocare il fascino dell'antica dimora originaria, tutto in questo ristorante dimostra come un tocco leggero di sobria eleganza possa dare slancio, o addirittura vivacità, a una consolidata classicità. Tra i misurati arredi d'epoca, il confortevole garbo dei tavoli apparecchiati, e la presenza discreta dei padroni di casa, cordiali, accoglienti e professionali al tempo stesso. Si tratta quindi di una complessiva atmosfera di charme, che trova pieno riscontro nei piatti della chef Teresa Galeone Buongiorno, capace di rendere in forma elegante, e con un pizzico di agile modernità, i classici procedimenti di cottura che fanno parte del suo bagaglio di cultura gastronomica.

Nasce così la geniale idea di accostare il Ristretto di brodo di pollo alle seppie grigliate, nonché quella di servire un magistrale patè di funghi per accompagnare gli stessi funghi cardoncelli, insieme alla fonduta di fontina. E in entrambi i casi il perfetto equilibrio del risultato finale è indicativo di una sapiente mano.

Vincenzo Rizzi
Vincenzo Rizzi

professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da oltre vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno

Perché fermarsi
per il rapporto tra classicità e modernità e per perfetto equilibrio delle preparazioni

Chef

Teresa Galeone

In sala
Antonella Buongiorno
In cantina
Teodosio Buongiorno

Contatti

+390831996286
corso Vittorio Emanuele 71
72012 - Carovigno (Brindisi)
PORTAMI LÌ
Chiusura
domenica a pranzo, l'intero lunedì
Ferie
variabili
Menu degustazione
100, 130, 160 euro
Consulta il menu

Tavoli all’aperto

Perché fermarsi
per il rapporto tra classicità e modernità e per perfetto equilibrio delle preparazioni
Vincenzo Rizzi
Vincenzo Rizzi

professore di lettere in pensione prestato alla gastronomia. Titolare da oltre vent'anni di una rubrica sul Corriere del Mezzogiorno