Da anni Massimo Milan e il fratello Paolo, splendido cerimoniere in sala e in cantina, hanno capito che è meglio costruirsi un piccolo regno inattaccabile piuttosto che mettersi in competizione con giganti della ristorazione e della comunicazione. Schiena dritta e idee chiare in toto, a costo di apparire troppo tradizionalista.
Ma tradizione e qualità insieme alla fine sono vincenti su tutta la linea. Prodotti a chilometro zero o quasi, grande attrazione per le carni, soprattutto quelle che richiedono una cottura lenta e curata, voglia di raccontare una storia fatta di risaie, di erbe profumate che crescono libere nel giardino del ristorante, di formaggi assaggiati e acquistati direttamente dai produttori strappando ore alle giornate libere.
Tra le specialità, da non perdere i Gnocchetti a tre risi - Aroma bianco italiano, Rosso Ermes e Nero Venere – con tagliatelle di seppia, cozze, zucchine trombetta e menta, che in inverno si accompagnano con broccoli oppure in primavera con la dolcezza dei piselli. Ottima la Zuppa inglese scomposta nel bicchiere con savoiardo di riso nero Venere, pensata con una crema inglese sifonata perché resti più leggera.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+393471165808
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)