La sacralità che va riservata a questo locale è quella che si tributa a un tempio della ristorazione locale, dove per prima si è sperimentata la rivisitazione in chiave moderna della cucina della tradizione. A Verona Elia Rizzo fu il primo, il più bravo, quello che tracciò la rotta. Oggi il figlio Matteo, contamina quella filosofia, che ha interiorizzato in maniera naturale, con i profumi e i sapori dei suoi viaggi in giro per il mondo. Il risultato è di estrema piacevolezza, di una cucina classica, matura, rivisitata in chiave pop. I sapori sono definiti, i richiami alla materia prima, netti, la tecnica sottotraccia è però da alta cucina.
L'arredo del ristorante, nel cuore di Verona, elegante e curatissimo, ricorda il salotto di un club inglese, con poltrone in pelle e tavoli in cristallo, l'atmosfera è coccola e ovattata. Il servizio di sala, senza essere ingessato, ha però la classe dei grandi ristoranti. La carta vini ampia, profonda, con citazioni locali e voli internazionali. I classici non tramontano mai, neppure in cucina.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
+390458065169
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