In Cile si conta il maggior numero di specie endemiche al mondo: piante, frutti, funghi, cioè, che esistono solo in queste regioni. Caratteristica che di solito si applica alle isole e che è facile comprendere se si considera la conformazione geografica di questo paese remoto dell’emisfero australe: isolato a nord dal Deserto di Atacama, a est dalle Ande, a sud dai ghiacciai e a ovest dalle acque gelate dall’Oceano Pacifico, il Cile è una cassaforte che ha custodito nei millenni centinaia di specie che vivono solo in questi paesaggi: endemiche, appunto.
Da questo scrigno attinge a piene mani Rodolfo Guzman per creare la sua proposta, Endémica è il nome che ha dato al menù degustazione che propone a Boragó, 10° nel 50 Best Latinoamericano. Dalle 12 alle 17 portate che raccontano, di volta in volta, 5 stagioni - Autunno, Inverno, Pre-primavera, Primavera, Estate - e i diversi paesaggi che compongono questo paese lungo e sottile. 6000km di territorio che Guzman ha esplorato in lungo e largo alla ricerca di prodotti unici: cochayuyo, murtilla, piure, loco, changle, loyo... ingredienti mai visti, né sentiti, né assaggiati - men che meno da un europeo - che elabora con esecuzione magistrale e spirito visionario, attingendo da conoscenze ancestrali, che rimontano al popolo mapuche.
Il risultato è un viaggio affascinate in un territorio remoto e sconosciuto che lo chef racconta attraverso una successione di piatti spettacolari, esteticamente meravigliosi e dai sapori insoliti, sorprendenti e, allo stesso tempo, incredibilmente comfort. Unico cileno nel 50 Best mondiale.
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classe 1979, nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole), tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi), mangiato, degustato e fotografato Argentina, Cile e Guatemala per più di 5 anni. Dal 2016 vive in Sicilia e collabora con Wine in Sicily