Una distesa di vigneti tutto intorno. Una porta a vetri che si apre su una grande sala luminosa. Ed è subito gioia. La calda accoglienza e il trionfo di sapori e di gusto, fanno della visita alla Ciau del Tornavento una tappa immancabile di un tour in Langa. Merito di Maurilio Garola e del suo staff, dei profumi e dei prodotti di questa terra meravigliosa, dei vini fantastici custoditi in una sterminata cantina.
Si mangia divinamente alla Ciau. Una certezza i classici piemontesi. Una lussuria i piatti più creativi firmati da Maurilio insieme a Marco Lombardo. Il tutto in un’atmosfera di grande relax, con una vista impareggiabile sui vigneti di Nebbiolo e le vicine Alpi. Tre i menu degustazione: "Il Tartufo Bianco" in stagione, "Oggi" ( a sorpresa, secondo il mercato) e "Dalla tradizione della Ciau", gli immarcescibili piatti simbolo della casa: Vitello tonnato, Agnolotti del Plin di carne al sugo d'arrosto o la Guancia di vitello brasata al Barbaresco.
In sala Nadia Benech, per un servizio decisamente impeccabile. 65mila le etichette della cantina, da visitare assolutamente, con ogni bendidio enologico che accompagna questa straordinaria esperienza.
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri
Tavoli all’aperto
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri