Il ristorante Romano con i suoi 56 anni di inossidabile attività è un locale in cui il cambio generazionale sta permettendo a questa iconica insegna di reinventarsi in una veste di grande contemporaneità. Romano e Roberto Franceschini hanno voluto da inizio 2020 un nuovo interprete: Nicola Gronchi, classe 1984, originario di Carrara. Uno che la cucina ce l’ha nel suo Dna, (il papà macellaio) e che dopo le sue esperienze e successi al Bistrot e a Villa Grey a Forte dei Marmi, sembra aver trovato a Viareggio la sua dimensione ideale.
Obiettivi: portare avanti da un lato la tradizione di Franca e dall’altro sperimentare un mix di sostanza e creatività, di rotondità e leggerezza, permettendo a Romano di rimanere un ristorante per tutti, perché se un ospite si dichiara non avvezzo a piatti "innovativi", Romano è subito pronto a servirgli uno Spaghetto alle vongole o un pesce al forno. Le proposte in carta sono numerose e sfiziose, così come i menu degustazione, un susseguirsi di mare, vegetali e carni portati al tavolo con una cadenza maniacale.
Abbinamenti e cotture ineccepibili per una cucina di gusto, dove Nicola parte normalmente da un ingrediente principale, che è sempre ben riconoscibile nelle sue preparazioni, ed aggiunge gli altri elementi di stagione che contribuiscono a metterlo in risalto e a dare profondità al piatto. In sala Romano si muove vivace e con una piacevole umiltà che lo ha sempre contraddistinto anche se è il figlio Roberto ormai da tempo a dirigere i giochi con una bravura e professionalità che non ha eguali.
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articolo a cura degli autori Identità Golose