È sempre una favola la cucina di Davide Palluda. Assaggi territoriali curati nei dettagli. Dai piatti, sembra che lo chef abbia fatto in giro intorno al mondo per tornare nella terra nativa, l'amato Roero, con una voglia di divertirsi, una rinascita e una ricchezza plasmata non solo con ingredienti locali. La scala energetica del gusto è cambiata: i sapori sono più concentrati, c'è più tensione, precisione e personalità sebbene si sposi il concetto del "less is more".
Noi si sceglie il percorso da 8 portate, ma si va sulle montagne russe anche con i piatti di pesce, carne o quelli di "deciso e intenso carattere". È arrivata la mixology per contrastare o spalleggiare picchi di dolcezza o di acidità. E si arriva a un nuovo equilibrio come nella Tartare di avocado con briciole di pane foderate dal pomodoro, abbinata nientedimeno che a un Bloody Mary ma a base di birra anziché vodka. La golosità è estrema, il piacere trasuda a ogni morso del pane arabo, foie gras e fragole oppure ad ogni forchettata di Spaghetti ai ricci di mare con pompelmo rosa e fiori di zucca. Piatto portentoso.
C’è un’attenzione diversa anche ai fornitori, ai cicli produttivi, si inciampa nel daino, una carne che resta tenera e veritiera di un gusto da cui non si torna più indietro. È proposta con uve, cacao fermentato e whisky torbato. Il fondo confeziona i gusti per unirli, il gusto è proiettato verso il dolce, lo speziato, il sanguigno. Arriva un sorso di Nebbiolo a spegnere il fuoco e trasformare quella sensazione di brace in un aroma che riporta al distillato. Servizio veloce e curato.
+39017395857
Tavoli all'aperto
+39017395617
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da 15 anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante