Luigi Dariz vive in totale simbiosi con l'ambiente che lo circonda. Quassù, a oltre 2000 metri di quota, è cresciuto, ci vive da quando aveva due anni e da quasi trenta ci lavora. Mica roba da tutti: quando nevica – per dirne una - si può rimanere isolati dal resto del mondo per giorni, come ancora capita ogni inverno. Le difficoltà dell'alta quota vengono ripagate da un paesaggio da sogno, attorniato da alture e da splendide vette dolomitiche. Una natura di una bellezza imbarazzante che per Dariz è anche una preziosa fonte di materie prime.
Da tempo si dedica allo studio delle erbe spontanee e dei fiori alpini edibili che influenzano ed equilibrano ogni sua ricetta in abbinamenti sempre nuovi. Così va a finire che i profumi e i sapori del passo Giau si ritrovino in piatti che lasciano piacevoli sensazioni, come gli Gnocchetti di ortica con fondente di formaggio grigio o la Tartare di cervo con rapa rossa acidula, maionese all’abete e sorbetto alla cipolla. Cantina ben fornita con opzioni interessanti per chi ama i vini naturali. Una dritta: per un'esperienza da ricordare chiedete un tavolo nella sala dalle pareti vetrate dove la vista sui monti è impagabile.
bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da oltre 20 anni scrive di gusto collaborando con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com
Tavoli all’aperto
bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da oltre 20 anni scrive di gusto collaborando con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com