Per raggiungere il rifugio che ospita il ristorante, a 2175 metri di altitudine, non serve essere bravi sciatori o instancabili escursionisti. Ci si arriva comodamente in auto salendo da Cortina (o, sull'altro versante, da Colle Santa Lucia): una strada panoramica, fatta di tornanti da tappone dolomitico, conduce a questo assolato pianoro, tra pascoli punteggiati da coloratissimi fiori in estate e coperti da un candida coltre bianca in inverno. Un paesaggio incantato e rasserenante che potrete ammirare dalle ampie pareti vetrate della nuova sala da pranzo.
Quassù scoprirete la doti di Luigi Dariz, chef che ha felicemente innovato la cucina tradizionale un tempo proposta dal padre Aurelio. Ama le carni, ma tratta benissimo anche il pesce, e ha un debole per le erbe di campo, in particolare per quelle spontanee che crescono sotto queste montagne. Nel suo repertorio spiccano la Scaloppa di foie gras al Recioto e pan brioche, gli Gnocchi di ricotta con tartufo nero, crumble e fonduta di formaggio, e la Lingua di vitello scottata con crema di broccolo e carote allo zenzero. Chi cerca le emozioni iodate anche in alta quota può invece puntare sull'Ombrina in oliocottura con lasagnetta di patate ed emulsione di pomodoro.
Il servizio preciso e premuroso e una valida cantina, in costante crescita, contribuiscono a rendere piacevole la sosta. Ci si può fermare a dormire in una delle accoglienti suite totalmente rinnovate, per risvegliarsi in questo paradiso e godere di una superba colazione.
+390437720118
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+390436860400
bellunese, classe 1972, è giornalista freelance e da un decennio collabora con diverse testate enogastronomiche venete e nazionali. Dirige il web magazine dolomitireview.com