Burkhard Bacher non è più giovanissimo e il suo ristorante non è cambiato negli ultimi anni, compresa la cucina a vista dove gioca solitario lo chef di Vipiteno. Eppure la freschezza e l’eleganza della sua cucina fusion rimane un esempio con pochi eguali. Il suo stile italo-thailandese passato attraverso la scuola francese realizza misteriose alchimie gelosamente custodite. Il Tandoori di capasanta con anguria arrosto e un profumato fondo di dashi, il brodo giapponese è un gioco di equilibri tra lemongrass, zenzero e pepe.
Anche negli gnocchi di patate al verde, la componente vegetale fresca e pungente esalta, anziché stordire, le essenze marine della seppia, dei gamberi e delle vongole. Contrappunti di consistenze che ritroviamo nella Pera poché, cumino della Val d’Ultimo e gelato ai lamponi e chilli. In sala Anneliese, compagna di vita e di avventure dello chef, capace come pochi di creare non facili abbinamenti con la bella carta dei vini.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Tavoli all’aperto
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