La Brisa è uno dei ristoranti più milanesi che c'è. Come questa città dalla bellezza ritrosa, mostra le sue carte migliori con il passare del tempo e a chi abbia la pazienza acconcia. In questo caso il giardino interno, gioiello nascosto alla vista, che si anima quando la stagione e l'umore lo consentono. Ma sia chiaro, questo locale nel cuore della Milano romana ha un suo because anche d'inverno, per la sua eleganza discreta, la sua familiarità mai invadente, la sua proposta culinaria affidabile e accortamente stagionale.
Un luogo in cui è magari difficile capiti il gastrofighetto sempre in cerca della start up destinata a ingolfarsi dopo sei mesi, ma che ha una sua clientela fedele e convinta, gente che non ha bisogno di essere stupita da visual effects. Il genius loci è Antonio Facciolo, aiutato in cucina dal bravo Valerio Varotto e in sala dalla moglie Francisca Saez. La carta si modifica con lo sfogliare del calendario, ma non cambia il pensiero di proporre una cucina che da Milano si allarga all'Italia e dà una sbirciatina al mondo.
Dall'ultimo menu: l'Uovo con fagioli zolfini, fagioli dell’occhio, lardo alle erbe e verza, nella Cipolla ripiena di gorgonzola di capra, purea di patate dolci, radicchio, castagne, datteri e chips di riso, nella Zuppa di cavolfiore, gamberi viola, cavolo verde, pak-choi e arachidi... Il dolce non si vergogna di esserlo: Tortino al cioccolato, cuore al frutto della passione, crema di cocco e ananas marinato. Cantina ricca e profonda, con degno spazio ai vini lombardi. Accoglienza educatissima.
+390286450521
Tavoli all’aperto
+39023315249
articolo a cura degli autori Identità Golose