Il nome del ristorante D.O.M., abbreviazione Latina di Deo optimo maximo, ha la stessa sfumatura semantica del latino domus: significa “casa” e, infatti, D.O.M. è da oltre 20 anni ("festeggiati" nel 2020, in piena pandemia) una casa, la casa della gastronomia brasiliana moderna e lo chef Alex Atala è il suo migliore esponente, a livello nazionale e internazionale.
La cucina di D.O.M. è un viaggio attraverso i sapori brasiliani, con una vasta gamma di ingredienti provenienti dall’Amazzonia, molti dei quali presenti ormai dalla notte dei tempi nella dieta della gente indigena, introdotti da Atala al mondo di fine dining. Le componenti brasiliane per eccellenza, nelle mani del cuoco di origini italiane e palestinesi vengono trasformate in piatti squisiti, moderni, eleganti, a volte anche sorprendenti o provocatori.
Il cuoco non smette mai di condurre i suoi viaggi in Amazzonia, per cercare nuovi ingredienti che poi usa nel suo ristorante, come le ormai celebri formiche amazzoniche, che hanno sapore di zenzero e citronella e che lo chef serve notoriamente intere su un cubo di ananas; cuore di palma in forma di fettuccine con burro e salvia; manioca, un ingrediente molto versatile da cui si ottiene tapioca (fecola) o tucupi (liquido estratto di manioca); priprioca; pirarucù; e molti altri. Da menzionare anche una buona selezione di vini da cui sicuramente il sommelier vi farà assaggiare qualcosa di eccezionale.
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articolo a cura degli autori Identità Golose