Al Piccolo Lago, Marco Sacco ha costruito un’impresa. Questo è già di per sé positivo perché i libri di microeconomia ci insegnano quanto lo sviluppo di un territorio e il suo valore nascano dal lavoro e dalle imprese. Ma fare un ristorante non è solo produrre. La scelta di Sacco è quella di sposare un territorio e portarselo dentro il ristorante, nei piatti. Di questo modello si ritrovano i meccanismi produttivi, ma anche la passione e la voglia di trasmettere la conoscenza alle nuove generazioni.
I piatti dell'ultimo menu del Piccolo Lago raccontano proprio questo: una nuova freschezza e tanta voglia di sorprendere i commensali. Ecco allora a sorprendersi nel vedere nel piatto i fantastici colori tropicali di uno Storione, pesca, marshmallow alla soia, wasabi. Il Riso in risaia accogliere nello stesso piatto Carnaroli, sakè, miso, salsa all’alga spirula. O la Pernice, di cui il cuoco serve petto e coscia alla brace, con paté, prugna e prugnolo
La grande armonia che pervade il ristorante restituisce la semplice piacevolezza dei momenti passati a tavola, se non bastasse quello che si vede nei piatti. Questo è forse il più un grande risultato, il segno di un percorso ancora in crescita, ancora in questo 2022.
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articolo a cura degli autori Identità Golose