La semplice e luminosa casa all’inizio della Val Badia è uno scrigno di sorprese. Qui troverete le ricette della tradizione altoatesina raccontate con inusuale attenzione filologica ed estrema eleganza di preparazione, ma non solo.
Johann Lerchner, chef e patron, mette in tavola semplicità ed emozioni. A cominciare dal “muas”, l’antica densa “mosa” di farina servita come da tradizione in una padellina di ghisa. Poi il tris di canederli - speck, fegato e canederlo di formaggio pressato – in brodo invece che con burro e parmigiano. Tra le “zuppe della nonna”: la Saure Suppe, con cetriolini sottaceto, la minestra d’orzo e l’ormai introvabile “brennsuppe Herren Art” con farina abbrustolita.
Anche le golose paste fresche con selvaggina o ragu di grigioalpina sono un’altra cosa. Per concludere una sontuosa crema di Graukäse. Tra i dolci il Schlossabuibm, prugne fritte con salsa di vaniglia. Centrata sull’Alto Adige la piccola carta dei vini e conto sui 50 euro.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Tavoli all’aperto
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