Lasciati alle spalle i quarant'anni di vita, il Lanterna Verde, saldamente nelle mani della famiglia Tonola e con la nuova generazione in prima linea e rappresentata dal cuoco Roberto, si proietta nel futuro con molte certezze e pochi grilli per la testa. D'altro canto siamo tra gente di montagna, abituata a badare al sodo, così il menu gioca sempre la carta dei prodotti del territorio e della tradizione. Dove ci si affida alle trote del proprio allevamento (i Tonola sono arrivati a Villa Di Chiavenna per prenderlo in gestione negli anni Ottanta), ma poi c'è il castagneto di famiglia, i rapporti stretti con i produttori locali, il formaggio e le erbe dei monti vicini.
Un mondo fatto di tradizioni all'interno del quale Roberto si muove con giudizio. Quattro menu degustazione a disposizione dell'ospite: Gourmet&Gourmand, Profumi e sapori delle stagioni, Dedicato alle nostre trote e la Cucina in Valchiavenna. Cordialità d'altri tempi, piccole attenzioni, una cantina di 8mila bottiglie e una clientela che torna volentieri, spesso superando il confine del Passo del Maloja e arrivando dalla vicina Svizzera.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+390343761377
Tavoli all’aperto
+390343761377
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)