Non è facile fondere ruspante e raffinato: il rischio di rovinare sia l’uno e l’altro aspetto è elevato. Invece qui si sposano felicemente. Tutto intorno è ruspante: siamo nelle colline trevigiane, il senso della terra, del campo, del sole si sente e si vede; anche l’esterno ricorda quelle trattorie che avevano grande successo negli anni '70-'80. Entrati invece si entra in un luogo di misurata eleganza, confortevole, controllato e piacevolmente distribuito, dove l’atmosfera genuina resta intatta. E il cibo segue il medesimo percorso, con materie prime del territorio, elaborate dalla sapienza riconosciuta di Andrea, dalla devozione che affida al suo mestiere: instancabile, inesauribile, volenteroso.
Sono 5 soprattutto i comandamenti di Andrea: le patate, il croccante, la grigliatura con il suo gusto affumicato e le erbe aromatiche, che raccoglie dal suo orto e in giro per le colline, con pazienza e conoscenza assoluta (nei piatti la loro presenza è oggetto di curiosità, alcune potreste non averle mai sentite). E ovviamente i ravioli, per i quali il cuoco va giustamente celebre: se volete, potete scegliere una degustazione tutta dedicata a loro. Sono tutti ottimi, ma il più intrigante è il Panzerotto di patata con mascarpone e polvere di liquirizia abruzzese.
C’è molta carne tra i secondi (capocollo di maiale, battuta di sorana, fesa di cervo, stinco d’agnello, sella di coniglio), ma non manca il gusto del mare, con il pescato del giorno. Il fratello Paolo vi aiuterà a trovare il vino giusto per ogni piatto. Uno di quei posti dove viene sempre voglia di tornare.
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Tavoli all'aperto
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critico cinematografico, è stato anche giornalista sportivo per oltre 20 anni, con voglie cantautorali, passione gastronomica e viaggiatore curioso del mondo