Uno dei meriti più evidenti di Villa Feltrinelli è l'aver intrapreso la strada della somiglianza: quasi commovente, per dire, quella tra il luogo in cui questa storia si consuma e la cucina - d’autore - che lo rappresenta. Se dovessimo sintetizzare l'esperienza con un unico aggettivo, non potremmo esimerci dall'utilizzare la parola "incantevole": la villa liberty di fine Ottocento, affacciata su uno degli scorci più belli del Lago di Garda; il parco incantato con la graziosissima limonaia e anche l’orto, desiderato e ordito da Stefano Baiocco, chef e protagonista di questa storia. Nonché artefice di una cucina estremamente elegante, quasi elfica tanto è abitata da fini note vegetali e floreali.
Non stupisce, in questo contesto, che il suo signature dish sia Una semplice insalata...: più di 100 erbe diverse per un piatto che di semplice ha solo la necessità di essere ricondotto a qualcosa di conosciuto e conoscibile: ton sur ton di gusti, colori, aromi percepiti a colpi di retrolfatto, vessillo dell'audacia serafica di uno chef che, semplicemente, coi piatti inocula concetti e atmosfere. Lo fa anche col Pinzimonio, solida rilettura di quello tradizionale, e con l'ispirato Sandwich di wagyu e shiso verde in cui acido e amaro giocano a rincorrersi.
E a guardarci meglio è proprio nella collocazione di questi passaggi, collocati prima e quindi scevri dai vincoli imposti dal primo e dal secondo, che alberga tutta la felicità espressiva di questo chef anconetano che torna ancora più potente nel repertorio dei dolci, come nell'erudita citazione del Cappero, caffè e maggiorana.
+390365798000
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+393777081622
folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet
Stefano BaioccoNuvola di mentuccia con asparagi e sesamo
Stefano BaioccoTortino di cioccolato con bietole, yogurt e agrumi
Stefano Baiocco...una semplice insalata
Stefano BaioccoUna dolce caprese