Quest'anno ricorrono i venti anni dell'Osteria di Passignano. Nel 2020 il ristorante all’interno di uno dei borghi più suggestivi del Chianti Classico, accanto all’abbazia medievale di Badia a Passignano, spegne 20 candeline: la sua nascita è il frutto dell’incontro tra Marcello Crini, appassionato della cultura enogastronomica toscana e la famiglia Antinori, proprietaria dei vigneti circostanti.
Da allora il cammino del ristorante è stato un crescendo di successi: prima affidato alle cure di Matia Barciulli, da alcuni anni nelle capaci mani di Nicola Damiani. La matrice toscana la fa da padrona, in una cucina definita dal cuoco come "memoria contemporanea". Un'anima che si rispecchia nei piatti e nei due percorsi degustazione proposti dallo chef: Identità Toscana per la cucina più tradizionale, Duemilaventi per quella contemporanea e innovativa. A volte, le note amare tipiche della zona e l'uso dei vegetali dell’orto dell’Osteria - che potrete visitare - restituiscono a ogni piatto un’identità precisa e univoca del territorio.
Ovviamente si privilegiano fornitori e artigiani locali di grande valore: dalle carni ai formaggi. La sala funziona con grande efficienza, proponendo non solo vini Antinori ma anche bottiglie di altre aziende con cui accompagnare piccole degustazioni. Nota di merito a Alvise Aiolo - si occupa anche della produzione giornaliera del pane - che, con equilibrio, creatività e freschezza realizza i dessert che concludono il pasto. Ci piace ricordare il Pan di Ramerino e il Semifreddo al frutto della passione.
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autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali