Nulla è lasciato al caso: la cura quasi maniacale nella predisposizione dei piatti rende indimenticabile e costante nel tempo ogni esperienza vissuta in questo locale. Una cucina quella di Paolo Zoppolatti che affonda le radici nella tradizione friulana e di confine, ma con una rivisitazione basata su una tecnica delicata. Motivo per cui non mancano mai nel menu gli gnocchi con le susine, serviti con burro fuso, zucchero e cannella: zwetschgenknödel il termine austriaco di questo delizioso piatto che può essere un primo ma anche un dessert.
Molto creativa la presentazione del Presnitz di pasta, con ricotta di pecora e pomodoro del Vesuvio. Per accompagnare il tutto con il vino più adatto basta ascoltare i consigli di Giorgio Zoppolatti, grande conoscitore dei piccoli produttori locali anche della zona del Collio Sloveno, e consultare una carta ben fornita e a prezzi equi.
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori
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Tavoli all’aperto
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