Daniele Usai ha il merito d'aver fatto della sua cucina, dopo anni d'esperienza, un viaggio tra sapori e raffinati e sorprendenti abbinamenti, cifra di uno chef che fin dalle origini non si è accontentato del risultato facile, ma ha guardato lontano, saldo al timone del suo Tino; da 3 anni traslocato nello spazio ideale per un esploratore come lui, il Nautilus Marina. Tutto è studiato nel minimo dettaglio: la distanza di "confort zone" tra i tavoli, il servizio attento, professionale e puntuale, la carta dei vini articolata e di respiro internazionale, la cucina a vista dietro un'ampia vetrata, esempio di scenografia della trasparenza.
Siamo a Fiumicino, Usai è sempre Usai e l'asta del pesce regna sovrana. I due menu degustazione da 7 e 9 portate sono un pacchetto di viaggio in cui nulla è lasciato al caso, dalla selezione della materia prima alla stagionalità che diventa un must. La tavola si fa esperienza tra vere e proprie sfide, come la seppia maturata, su fondo di maiale e prugna fermentata, e piatti come il giardino iodato, abile accostamente anche estetico di note crude e vegetali, o la mela annurca con la pannocchia di mare, dove il dolce e l'acido vanno a nozze.
Assaggi di una cucina che continua a guardare lontano, sempre tesa a una ricerca che diventa filo conduttore di una filosofia gastronomica che sa concretizzarsi nella padronanza della tecnica.
+39065622778
giornalista, fotografo, comunicatore nei settori turismo, viaggi, enogastronomia. maxrella.com