Consorzio è un ristorante che non puoi non provare a Torino. Un locale che si pone in uno straordinario mondo di mezzo tra la cucina tradizionale della trattoria di provincia e l’alta gastronomia raffinata di città. Un posto unico all’ombra della Mole. Cucina di carattere e di grande personalità, talvolta rude per la scelta di piatti che hanno a che fare con la riscoperta dei tagli meno nobili della carne.
A continuare la grande tradizione del ristorante è arrivata da poco Valentina Chiaramonte, chef siciliana che sta portando nuovi sapori alle ricette, consolidando misura ed equilibrio anche nei piatti, con un tocco di acido, per lasciare alla fine la bocca sempre pulita. Ecco le Animelle di cuore di vitello, servite grigliate con ramasin e foglie di senape. Oppure i Ravioli di finanziera o ancora i Tajarin al ragù di pecora e caprino d’alpeggio. Tra i secondi per chi vuole tagli classici, ci sono un Brasato di Fassona al Ruchè con polenta o la mitica costata di Bue di razza piemontese. Ma chi vuole assaggiare e farsi stupire può prendere il cuore di bue alla brace con salsa verde o i tajarin di trippa d’agnello.
Ottimi anche i dolci con dominanti di verdure a contrastare i soliti dolci sabaudi, come il gelato di cavolfiore, o in alternativa il pan brioche caramellato con gelato al latte crudo e pepe cubebe. La cantina dei vini è ampia e variegata, ma espressamente e integralmente naturale e anche qui, prendere o lasciare. Questa la filosofia che guida il Consorzio di Pietro Vergano e Andrea Gherra.
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pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale