San Martino, elegante locale avviato nel 1969 dai coniugi Colleoni, è da tempo nella mani della seconda generazione di Paolo: formazione alberghiera classica, grande professionalità e bravura nella gestione a 360 gradi di un locale che è un’istituzione, visto che a detta di molti qui si mangia il miglior plateau royale d’Italia e vi si trova la più originale selezione di piccoli produttori di champagne.
Ma andiamo in cucina dove il comando è sempre più nelle mani di Stefano Locatelli, bravissimo nel rivisitare le tante certezze e la storia di questa cattedrale del mangiar e del bere bene, e nel costruire un lavoro approfondito sul pesce, al di là dei crudi.
Un locale che ha mantenuto la sua identità, con passi in avanti notevoli a diversi livelli, non solo di tecnica, ma soprattutto per l’estrema attenzione alla stagionalità e al no-spreco; verrebbe spontaneo parlare anche di territorialità, non fosse per il fatto che sia la carta dei formaggi che quella dei vini sono estremamente sbilanciate verso la Francia e perché talvolta fanno la comparsa in carta delle preparazioni della cucina classica francese come Bouillabaisse e Lepre alla royale.
bergamasca, amante sin da piccola della buona tavola, si diletta tra i fornelli di casa, ma ciò che adora veramente sono i grandi ristoranti, la cucina d'autore e i piatti che le rimangono impressi nella memoria
bergamasca, amante sin da piccola della buona tavola, si diletta tra i fornelli di casa, ma ciò che adora veramente sono i grandi ristoranti, la cucina d'autore e i piatti che le rimangono impressi nella memoria