Gnocchi in brodo di gallina; Lattuga alla brace; Spremuta di Sicilia; sembrano assaggi e invece sono vere e proprie miniature di territorio scaturite dalla mente del "cuoco delle due Sicilie", Accursio Capraro.
Che la Sicilia sia un universo in un'isola è ormai noto a tutti coloro che hanno avuto occasione di viaggiarla in particolar modo spostandosi da Est a Ovest, direzione nella quale si articolano le sue differenze più marcate. Così come esperito dallo Chef di Sciacca che nel suo curriculum vanta esperienze in Germania, all’Osteria Enoteca e da Joia, sotto la raggiante egida di Pietro Leemann, per approdare infine a Le Calandre, alla corte di Massimiliano Alajmo. Significativa, la capacità di sintesi acquisita dall’incontro con Corrado Assenza e il suo Caffè Sicilia, in quel di Noto, che l'ha condotto precisamente nel cuore di Modica, dove oggi appunto ci troviamo quasi sotto al Duomo di San Pietro.
L'ambiente è intimo, acceso dalle maioliche e scaldato dal legno. Qui va in scena una cucina che ambisce, come detto, a miniaturizzare la tradizione siciliana nel piatto, offrendone vere e proprie vedute. Non è un caso, a proposito, che i menu si chiamino "Sguardo, prospettiva", "Coltivare, Navigare", "Punti, Appunti": ciascuno di essi offre una diversa concezione della Sicilia, più concettuale la prima, più didascalica la seconda, quasi situazionista la terza. A compendio dell'esperienza, una carta dei vini risolutamente avvitata sulla Sicilia mentre quella degli spiriti spazia agilmente su tutta l'ecumene.
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet