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Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

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Champagne Veuve Cliquot Brut
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Emilia Romagna

Al Cambio

La cucina tradizionale bolognese evoca un immaginario pesante. Non solo nella cucina, ricca fino al punto di essere tracotante, ma anche e soprattutto nel servizio: tovaglie unte, perlinato di legno, osti scostanti. Al Cambio riesce a smontare completamente questo immaginario. A partire dalla figura del sempre impeccabile di Piero Pompili, un uomo di sala come ce ne sono pochissimi, che spande a profusione eleganza e charme e ha trasformato, nella figura di maître e restaurant manager, un ristorante in una posizione "scomoda" - periferia di Bologna, nei pressi della tangenziale - in un punto di riferimento per la ristorazione cittadina.

Un ristorante borghese nel senso più luminoso e positivo del termine, dove si sta sempre bene e si ha voglia di tornare, anche se il menu rimane quello: solida, inappuntabile cucina felsinea. E chi la sa più fare così? Tagliatelle al ragù, lasagne opulente come non se ne fanno più, tortellini in brodo.

E poi qualche piatto, che con la tradizione non c'entra nulla, ma è in carta da così tanto tempo da essere diventato anch'esso un classico: Panna cotta allo squacquerone e pere, una squisita Crostatina di cipolle caramellate su caldo-freddo di Parmigiano Reggiano, lo Spaghetto con friggione e Parmigiano Reggiano.

Chef

Armando Martini

Sous-chef

Jose Palandra

In sala

Piero Pompili, Domenico de Nicco

In cantina

Piero Pompili

Contatti

+39051328118

via Stalingrado, 150
40128 - Bologna
sito web
info@ristorantealcambio.it
PORTAMI LÌ
Chiusura
sabato a pranzo e l'intera domenica
Ferie
variabili a gennaio e ad agosto
Menu degustazione
36 e 46 euro
Antipasto
12 euro
Primo
15 euro
Secondo
18 euro
Dolce
7 euro
Coperto
3 euro

Lo chef consiglia
Gino Fabbri pasticceria La Caramella, via Cadriano 27/2a, Bologna

+39051505074

Perché fermarsi
per una solida e inappuntabile cucina bolognese
Giorgia Cannarella
Giorgia Cannarella

classe 1990, bolognese di nascita e di attitudine, ha scritto per numerose testate italiane tra cui Munchies, Gambero Rosso, Fine Dining Lovers e si occupa di comunicazione enogastronomica