In cucina oggi c’è il figlio Daniel, mentre il padre, Herbert, si occupa anche della nuova “osteria” Platzegg, dedicata alla cucina di territorio a pochi metri di distanza. Compito complesso, prendere le redini della creatura che il “ragazzo della Val Casies” ha portato ai vertici della ristorazione altoatesina contribuendo a cambiarla tanto profondamente. Un passaggio morbido e ancora non cocluso che lo vede tuttora affiancato, oltre che dal padre, da mamma Margot, che da sempre si occupa della sala e dell’eccellente cantina, ricca di tradizione, oltre che di 600 e passa etichette.
Anche per lui, fantasia e creatività al primo posto, con la dovuta attenzione al nuovo, ma poche concessioni alle mode. La grande attenzione al prodotto del territorio non si smentisce, vedi i buoni Kloatznaravioli con farina di pere secche ripieni di Graukäse, ricetta che unisce vari must della tradizione contadina altoatesina; oppure la superba la millefoglie di patate e frattaglie di agnello.
Ma anche una crescente attenzione alla cucina vegetale, con un ricco impianto di verdure nuove e antiche, scelte in collaborazione con piccoli e innovativi agricoltori locali. Basti pensare alle antiche verdure di Harald Gasser e che recupera e commercializza con l’associazione Manna. Infine quel gusto per i colori e il calore del mediterraneo con cui “padre e figlio” (anche menu da 120 euro) continuano a firmare le creazione presenti e passate: dal Lucioperca su cavolo rapa con crema acida all’erba cipollina e sorbetto di peperoni, alle Crêpes al miele con composta di frutti di bosco.
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Tavoli all'aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose