Kanton è un indirizzo che mette d'accordo tutti, sia chi è alla ricerca di sensazioni fusion senza troppa aggressività, sia chi invece richiede dall'esperienza un tocco in più, uscendo dai cliché del locale asiatico e sicuramente dai mix improbabili che uniscono più culture. Weikun in questo sa il fatto suo è non si è mai discostato da una linea che permette di esplorare in un ambiente elegante, ma al tempo stesso abbordabile, molte sfumature.?
La scelta è variegata e comprende piatti il Bollito e cent'anni d'uovo, l'Insalata d'astice, il Ramen Wencheng in sugo di maialino, la Trippa di cinghiale bollita con cannella e anice, fino al Riccio di branzino in agrodolce.
Alle spalle di ogni preparazione all'apparenza semplice c'è una cultura millenaria spiegata con dovizia di particolari dallo stesso cuoco in sala. Dove, come sempre, si muove la simpatica moglie Meiling, prontissima nel suggerire, se non ci si lancia sulla carta dei vini, un pairing con ottimi te: ed è la bevanda che forse meglio di altre permette di vivere le tante sfumature dei piatti.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)