Il meraviglioso mondo di Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios, a Telese Terme, Benevento, un menu degustazione che vale il viaggio. Immaginifica, la cucina di Giuseppe Iannotti smuove suggestioni.
Il tempio di Giuseppe Iannotti accellera con un benvenuto destabilizzante. Menu unico, al buio. Quindi lo scopri quando sei già lì. Ma lo chef sa quel che fa. Agricoltura e scienza in dialogo costante, ricordo e la sua trasposizione futuristica. Con ispirazioni che si chiamano Haruki Murakami, Quentin Tarantino, Kresios più che un ristorante è il fantastico mondo di uno chef nel pieno della sua maturità stilistica.
Con lui ci sono Alfredo Buonanno, maître sommelier e, le formiche (finte, ovviamente). “È un animale incredibile, minuscolo, ma riesce a smuovere pesi enormi”. La metafora è servita sul piatto d’argento, un ristorante all’avanguardia come il Kresios, in un luogo privo di lustrini come la provincia beneventana.
Per il tavolo, mise en place nuda e l’immancabile formica. La cucina è parzialmente a vista e c’è qualcosa che ricorda i grandi itamae giapponesi. I maestri del sushi che studiano l’ospite per coglierne i ritmi, le pause, le reazioni. Dalla riapertura del 2021, svolta drastica e coraggiosa. “Una scelta coerente con tutto il resto. Proporre un unico menu significa tagliare gli sprechi e consente all’ospite di scoprire davvero Kresios”. Un percorso apparentemente privo di logica strutturale, un continuo andare e tornare. “Lo faccio per tenere viva l’attenzione di chi mangia, ogni proposta è un momento a sé”.
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Ristorante con camere
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classe 1977. Nata ad Ischia. Esperta food&wine, scrive di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare