Due piccole sale, nove tavoli, una cucina minuscola nella quale si muovono Gianni Bonaccorsi e il figlio Nicolò (nel curriculum l’Accademia Niko Romito e due stage da Alajmo a Le Calandre e al Quadri), che ha prima affiancato il padre poi ha preso le redini della proposta gastronomica. Curiosa la storia di Nicolò, classe 1981, laureato in Amministrazione e Controllo di Gestione, che per anni ha lavorato in tutt’altro settore e poi, coinvolto dalla passione di papà (nella ristorazione da più di 50 anni) e dal desiderio di aiutare l’impresa di famiglia a perpetuarsi nel tempo e in una nuova generazione, ha impresso una svolta alla sua vita.
Un fine dining elegante che omaggia la Laguna, valorizza il vegetale, lavora anche sulla terra. Fra i piatti firma gli Spaghetti neri, ricci di mare e salsa di peperoni, adattati via via al ritmo delle stagioni, e i Tubetti in ristretto di “Gò”. Tra i secondi, Pescato del giorno, salsa d’ostrica, coulis di amoli e lattuga croccante, oppure Roll di coniglio in crépinette, terrina di patate e mela verde ed il suo fondo all’arancio. Due i menu degustazione a disposizione: "Menu di Mare" da 5 portate e "Menu di Ricerca" da 7.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
Tavoli all’aperto
articolo a cura degli autori di Identità Golose