Catia Uliassi, responsabile di sala e cantina del ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona), 3 stelle Michelin
Il gelato indimenticabile, il pane particolare, la trattoria che prepara poche, eccellenti specialità, il bistrot raffinato, le enoteche speciali. A Senigallia il livello medio della ristorazione è così alto che si mangia (e si beve) bene praticamente ovunque, a ogni livello e in ogni situazione. Questi sono i miei consigli.
Nana piccolo bistrot
(via Giosuè Carducci 19, +39.071.64999, nanapiccolobistro.it)
I Gilebbi sono nostri cari amici. Sono autori di una cucina italo-spagnola molto rassicurante. Hanno anche El Deseo, un ristorante a Granada, in Andalusia, che proietta le sue influenze anche sull’insegna vicina a noi. È un posto in cui si sta molto bene, dall’aperitivo in poi.
Trattoria vino e cibo
(via Fagnani 16, +39.071.63206)
E’ un altro importante posto del cuore. Una trattoria che fa poche buonissime ricette, tutte che resistono nel tempo. Io vado matta per Pane e sgombro, una semplice fetta di pane, condita con pomodoro fresco e un filo d’olio crudo. E poi i Calamaretti alla griglia. Fantastici.
Panificio Scattolini
(via S. Martino 9, +39.071.64747)
Un piccolo forno, che fa la migliore Cupola della città. È un dolce tipico, realizzato con pasta frolla, uvetta e crema pasticciera. Producono poche specialità, ma sono tutte squisite: provate anche la loro crescia, o pizza coi grasselli marchigiani, sorta di ciccioli, cioè il grasso di maiale. Buonissima.
Paolo Brunelli, Gelateria Brunelli
A destra, Andrea Ruggeri, Enoteca Tre Galli (foto tregalli.it)
marchigiana di Senigallia, maître e sommelier, col fratello Mauro conduce il ristorante Uliassi sulla banchina di Levante, 3 stelle Michelin