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Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

Napoli di Barbara Guerra

di Barbara Guerra
La storica pizzeria Concettina ai Tre Santi (1951) in via Arena alla Sanità 7bis, è oggi nelle mani del giovanissimo Ciro Oliva: «E' una pizzeria dall’animo popolare che offre un assortimento di pizze realizzate con ingredienti di qualità altissima», scrive Barbara Guerra, autrice per noi di un ritratto della sua Napoli del cuore (foto facebook)

La storica pizzeria Concettina ai Tre Santi (1951) in via Arena alla Sanità 7bis, è oggi nelle mani del giovanissimo Ciro Oliva: «E' una pizzeria dall’animo popolare che offre un assortimento di pizze realizzate con ingredienti di qualità altissima», scrive Barbara Guerra, autrice per noi di un ritratto della sua Napoli del cuore (foto facebook)

Napoli ha sempre rappresentato per me la città della libertà, la mia libertà. Da adolescente, di provincia, il massimo della ribellione nei confronti dei miei genitori era la minaccia di scappare di casa. La grande fuga mi portava a Napoli la città dove studiava Laura, sorella maggiore.

Allora, come anche ora, non riuscivo a uscire dalla stazione centrale senza essere preda della voglia irrefrenabile di addentare una sfogliatella calda. Facile farsi guidare dal profumo che si spande in vico Ferrovia intorno alla pasticceria Attanasio, dove durante tutto l’arco della giornata, è possibile assistere al fantastico rituale delle sfogliatelle calde in uscita di continuo da forno. Ricce e frolle con il loro ripieno tradizionale a base di semolino, ricotta, canditi e vaniglia. Il dolce tipico napoletano “da passeggio” è sicuramente da provare quando si arriva a Napoli. Solo qui si possono mangiare nel pieno della loro esuberante fragranza.

A pochi passi la storica trattoria Mimì alla Ferrovia, piatti della tradizione campana dove troneggia il goloso peperone ‘mbuttunato (ripieno). Un pranzo semplice e veloce riesce a dare realmente una rapida chiave di lettura di una parte della cultura gastronomica della città.

Continuando nei dintorni della stazione centrale altra sosta irrinunciabile è in via Capaccio a La Masardona, regno di Enzo Piccirillo e la sua famiglia. Una mecca per chi desidera una fumante pizza fritta, oppure la sua versione small: il battilocchio. Enzo è un maestro nella preparazione dell’impasto e lo è ancora di più nell’arte della frittura. Un vero spettacolo vederlo stendere i dischi di pasta e farcirli di ricotta, cicoli e pepe. La tecnica per compiere questa operazione è particolare e incanta chiunque voglia avere un minimo di tempo per soffermare lo sguardo sulle sue mani all’opera.  

Risalendo verso il centro, in direzione via Duomo, c'è un'altra meta che consiglio a chi vuole fare un tuffo nel passato. Appartiene alla Napoli senza tempo la pizzeria De’ Figliole in via Giudecca Vecchia. Ci troveremo solo pizza fritta preparata davanti ai vostri occhi. Pochi passi e si raggiunge via Tribunali con le sue tante e storiche pizzerie e la pasticceria Capparelli, con l’insuperabile babà. Leggero ed elastico, si scioglie delicato in bocca. 

Non solo indirizzi in cui sedersi a mangiare: a Napoli si possono fare spese memorabili, come le prelibatezze salate dell’Antica Salumeria di Pasquale Pane, aperta in via Settembrini 111 nel 1864 

Non solo indirizzi in cui sedersi a mangiare: a Napoli si possono fare spese memorabili, come le prelibatezze salate dell’Antica Salumeria di Pasquale Pane, aperta in via Settembrini 111 nel 1864 

Una passeggiata alla Sanità, quartiere di Napoli pittoresco e controverso, è un’esperienza da fare, con serenità. Gli animi sensibili non potranno non coglierne l’anima sofferta e la grande poesia di un paesaggio vivente che smuove emozioni contrastanti. Il mio percorso preferito è quello che parte da Poppella (padre), un mini laboratorio di taralli e panificati. Acquisto una piccola scorta di spuntini da mangiucchiare passeggiando, in attesa del mio turno per un tavolo nel locale del giovanissimo Ciro Oliva: Concettina ai Tre Santi. Una pizzeria dall’animo popolare che offre un assortimento di pizze realizzate con ingredienti di qualità altissima. A pochi metri ancora Poppella (figlio) che nella sua pasticceria ha fatto nascere il Fiocco di neve, una piccola brioche ripiena di crema di latte. Oramai è una vera mania a Napoli e non ci può essere occasione da celebrare senza averne a decine.

Altra pizzeria in cui adoro fermarmi al termine di una passeggiata mattutina è da Attilio alla Pignasecca. Quartiere ancora animato da piccole botteghe che vede intorno alle sue botteghe il fulcro della vita quotidiana. Da Attilio ci sarà sempre un servizio veloce e tanta genuina cordialità.

Anche rifornire la dispensa di casa è una cosa seria e per me in giro per Napoli ci sono delle tappe irrinunciabili. Quando scegliere è un piacere per gli occhi: da Piemonte all’Arenella mix profumato di cioccolato, biscotti, liquori ti viene incontro sul marciapiede di via Niutta 28. Dentro un grande assortimento di dolci e una grande cortesia: puoi comperare anche solo un pacco di caffè e di zucchero te lo incartano con un sorriso. Per chi poi i dolci ama farli a casa, gli ingredienti di qualità si trovano dalla drogheria Frigerio in via Capuano 7, zona via Toledo alle spalle della Feltrinelli: qui tutti gli ingredienti per la pastiera, a partire dal grano compreso dei consigli per cuocerlo a regola d’arte.

Per i dolci sia tradizionali che contemporanei tappa obbligata è Dolci fai da te, in via Settembrini, traversa di via Duomo dove Sasà, figlio di pasticcere oltre a vendere tutto per qualsiasi torta dispensa anche preziosi consigli da addetto ai lavori. Due passi più avanti c’è, per la spesa di prelibatezze salate l’Antica Salumeria Pane: basta guardare le vetrine che espongono pane fresco e biscottato, confetture, salse e condimenti per aver voglia di entrare.

Le bombe dell'abruzzese Niko Romito? Le trovi anche a Napoli, all'interno di Gourmeet, in via Alabardieri

Le bombe dell'abruzzese Niko Romito? Le trovi anche a Napoli, all'interno di Gourmeet, in via Alabardieri

Altra spesa di cose buone si fa da Cautero, in piazzetta Pontecorvo, tra via Salvator Rosa ed il “cavone”. Salumi e formaggi accuratamente selezionati e una bella enoteca rifornita di etichette non banali. Salvatore è un esperto salumiere e abile tagliatore. E anima con la sua selezione di prodotti le feste e gli eventi privati più esclusivi della città.

Sono molto legata non solo alla parte popolare della città, anche la passeggiata tra i quartieri più esclusivi della Napoli maestosa, quella dei palazzi lussuosi e delle strade ampie e panoramiche ha il suo grande fascino. Amo passare del tempo nelle zone intorno a piazza dei Martiri. Alla Caffettiera il caffè è buono, l’ambiente è elegante e la selezione di spuntini dolci e salati è molto interessante. L’ampia esposizione di caffettiere di ogni epoca desta ogni volta la mia meraviglia tanto che costringo le persone che a volte si trovano con me per una visita alla città a fare sempre una sosta obbligata. 

Dalla piazza si arriva subito in via Alabardieri in cui ci sono due posti a cui tengo molto. Il primo è Da Umberto, storico ristorante e pizzeria. Per la prima volta oltre vent’anni fa entrai da loro per seguire un corso di cucina. Fu un’esperienza talmente bella che mi fa sentire ancora oggi molto affezionata a questo ristorante tanto più perché si ci mangia bene soprattutto scegliendo tra i piatti del giorno, aderenti alla tradizione ed alle stagioni. E’ viva qui come quasi ovunque a Napoli la ritualità che ogni giorno della settimana ha il suo piatto. La pasta e fagioli o la pasta patate e provola sono piccoli capolavori.

Giusto di fronte c’è Gourmeet, un format recente che unisce supermercato di qualità alla ristorazione di servizio con qualche perla come il banco del pane e della gastronomia e l’angolo delle Bombe di Niko Romito: soffici preparazioni, lievitate perfettamente, fritte e farcite sia con crema pasticcera o marmellata, sia utilizzando ingredienti salati. Adoro quella con il baccalà anche se alla fine non riesco mai a dire di no alla bomba con Mozzarella di Bufala, basilico ed olio d’oliva. Il lusso delle cose semplici.

Barbara Guerra
Barbara Guerra

dottore di ricerca in Geografia Economica, nutre da sempre la passione per la gastronomia. Organizzatrice del congresso gastronomico LSDM-Le Strade della Mozzarella e del relativo itinerario (ritratto di Andrea Moretti)