classe 1979, trevisano di Silea, dopo una lunga gavetta in ristoranti importanti (tra gli altri, Cracco, l'Hostaria dell’Orso di Gualtiero Marchesi, Akèlarre, Mugaritz, Ryu Gin e La Pergola), dal 2009 è l'executive chef del Bulgari Ginza Tower di Tokyo. E' l'unico chef italiano in Giappone premiato con una stella Michelin e nel 2015 è lo chef italiano dell'anno per la Guida ai ristoranti di Identità Golose
Per uno straniero che vive a Tokyo, l’infinita varietà di meravigliosi articoli che si possono comprare nei negozi e nei grandi magazzini è un aspetto che affascina sempre come se fosse la prima volta. Un fascino non legato esclusivamente allo shopping di per sé, ma soprattutto alla passione e alla storia che si nascondono dietro a queste eccellenze nipponiche. Ancor più, pensando a come la città doveva apparire negli anni Quaranta del secolo scorso, agli occhi dell’antropologo e fotografo Fosco Maraini e il radicale cambiamento a cui ha assistito nel Dopoguerra.
Il «miracolo economico» è un fase straordinaria e importante per questo Paese. Lo spirito di gruppo, la dedizione, la continua ricerca della perfezione e il grande rispetto per le tradizioni sono stati elementi determinanti. Un passaggio fondamentale, che a partire dagli anni Cinquanta ha posto le basi di quello che sarebbe diventato il Giappone che conosciamo oggi, moderno ma al contempo molto tradizionale. E Tokyo e Kyoto sono la realtà tangibili di questa perfetta armonia tra presente e passato, per la società un elemento fondamentale della sua identità.
Per me Tokyo è sostanzialmente un meraviglioso orologio e i diversi quartieri dei perfetti ingranaggi. Quartieri diventati piccole città, ciascuna in grado di stupire con le sue caratteristiche e peculiarità. I più significativi a mio giudizio sono questi.
Chuo, il quartiere a me, non solo professionalmente, più vicino, racchiude due zone molto note della città: Ginza, la via dello shopping e dei ristoranti di lusso e Tsukiji, il più grande e prestigioso mercato del pesce del mondo. Shinjuku, un importante centro commerciale, amministrativo e nodo ferroviario, con splendidi grandi magazzini vicini alla sede del palazzo del governo metropolitano di Tokyo e alla più importante università della città.
Le mille luci di Shibuya (foto wikipedia)
Minato è conosciuta come il quartiere che ospita le ambasciate e importanti compagnie nipponiche. Azabujuban è una splendida area residenziale, che ospita numerosi ristoranti e supermercati specializzati in alimentari internazionali. E Roppongi una zona multietnica con numerosi bar e locali che animano la vita notturna della città. Il quartiere include anche la splendida e sofisticata zona di Aoyama con i suoi eleganti negozi di design e di moda.
Per gli amanti del gourmet c’è solo l’imbarazzo della scelta: ogni quartiere offre la possibilità di assaggiare e acquistare qualsiasi alimento. I grandi magazzini sono un tripudio di prelibatezze di ogni genere, sia locali sia importate. E le stagionalità dei prodotti è l’imperativo da sempre. Nei negozi, i colori, i profumi e l’atmosfera sono in perfetta armonia con le stagioni e la cura nella disposizione degli articoli è quasi maniacale. La grande attenzione per l’origine dell’ingrediente è fondamentale per far comprendere all’acquirente la ricerca che si cela dietro a ogni singolo prodotto. Numerose attività di generi alimentari sono focalizzate esclusivamente sul biologico e sul naturale e ad Aoyama ogni fine settimana viene allestito un elegante mercato del bio equo e solidale.
Un passaggio del menu degustazione di RyuGin, Side Roppongi Bldg, Ground Floor 7-17-24m Roppongi, telefono +81.(0)3.34238006, 3 stelle Michelin. Lo chef Seiji Yamamoto, classe 1970, cerca di ridisegnare creativamente gli schemi della cucina giapponese (foto nihonryori-ryugin.com)
tempura: frittura di pesce e verdure;
soba: noodle di grano saraceno in brodo;
udon: noodle di farina in brodo;
ramen: noodle, tipo tagliatelle, in brodo di carne e salsa di soia;
tonkatusu: cotoletta di maiale;
teppanyaki: pietanze cucinate su una piastra calda che fa parte del bancone su cui sono seduti i commensali;
okonomiyaki: “pancake” salato a base di uova e farina con carne, pesce e verdure cucinato di fronte ai commensali su una piastra calda;
yakitori: spiedini di pollo e verdure cotte sulla carbonella;
nabe: pietanze bollite in una pentola di argilla di fronte ai commensali;
sushi e sashimi: pesce crudo appoggiato sul riso e carpaccio sottile di pesce;
kaiseki: cucina tradizionale raffinata, composta da numerose piccole portate.
Fanno eccezione le izakaya, in pratica locali molto simili alle nostre trattorie, che a prezzi contenuti servono una selezione di piatti estrapolati dai diversi stili di cucina locale. I ristoranti internazionali più diffusi sono di cucina cinese, coreana, francese, italiana e spagnola ma si trovano facilmente ristoranti indiani, del Sud-Est asiatico, nord e sud americana, mediorientale e fusion. E ovviamente una discreto numero di locali per vegani e vegetariani, alcuni del quali servono shojin ryori, la cucina buddista tradizionale esclusivamente a base di vegetali.
Tokyo è la città che vanta il maggior numero di 3 stelle Michelin al mondo (12 più 53 due-stelle e 161 una-stella). Foto japantimes.co.jp
Quartiere Chuo-ku
Mibu (kaiseki)
3-2-13 2F Ginza +81.(0)3.35670098
Zurriola (spagnolo)
Kojun building 4f Ginza, +81.(0)3.32895331
Furuta (cinese)
1-21-14 Ginza +81.(0)3.35355550
Sitisai (ramen)
2-13-2 Hacchobori, +81.(0)3.55669355
Dhaba India (indiano)
2-7-9 Sagami Building 1F, Yaesu, +81.(0)3.32727160
Kitafuku (kaiseki di pesce)
745Building 3F 7-4-5, Ginza, +81.(0)3.62806368
Shinjuku-ku
Chef’s (cinese)
1-24-1 Shinjuku, +81.(0)3.33529350
Matuni (coreano)
4-2 Kagurazaka, +81.(0)3.32671519
Shibuya-ku
Yakiniku yuji (yakiniku)
11-1 Matsunuma Building1F Udagawacho, +81.(0)3.34646448
Farmers Market (Mercato di alimenti biologici)
5-53-70, Jungumae, +81.(0)3.54594934
Taito-ku
Ponta honke (tonkatsu)
3-23-3 Ueno, +81.(0)3.38312351
Toriei (nabe di pollo)
1-2-1 Ikenohata, +81.(0)3.3831500
Sonpon (tailandese)
5-37-1 Asakusa, +81.(0)3.38767257
Daikokuya (soba)
4-39-2 Asakusa, +81.(0)3.38742986
Minato-ku
Narisawa (francese)
2-6-15 Minami Aoyama, +81.(0)3.57850799
Nihonryori-ryugin (kaiseki)
Side Roppongi Bldg, Ground Floor 7-17-24 Roppongi, +81.(0)3.34238006
Ootaninosushi (sushi)
4-11-7 Nishi Azabu, +81.(0)3.84688880
Yamadaya (kaiseki di pesce fugu)
Vierge A 4-11-14 Nishi Azabu, +81.(0)3.34995501
Toriyoshi (yakitori)
Ryowa palace Nishiazabu B1,4-2-6, Nishi Azabu, +81.(0)3.54640466
Natural House (negozio di alimentari biologici)
3-6-18 Kita Aoyama, +81.(0)3.34982277
Koto-ku
Mikawa-zezankyo (tempura)
1-3-1 Fukuzumi, +81.(0)3.36438383
classe 1979, trevisano di Silea, dopo una lunga gavetta in ristoranti importanti (tra gli altri, Cracco, l'Hostaria dell’Orso di Gualtiero Marchesi, Akèlarre, Mugaritz, Ryu Gin e La Pergola), dal 2009 è l'executive chef del Bulgari Ginza Tower di Tokyo. E' l'unico chef italiano in Giappone premiato con una stella Michelin e nel 2015 è lo chef italiano dell'anno per la Guida ai ristoranti di Identità Golose