Acqua Panna S.Pellegrino Ceretto The Fork

Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle

A Barcellona è tutta una questione di cibo

di David Egui
Quimet & Quimet , celebre tapas bar di Barcellona, fondato nel 1914 in Poeta Cabanyes 25 (foto www.alamy.it)

Quimet & Quimet , celebre tapas bar di Barcellona, fondato nel 1914 in Poeta Cabanyes 25 (foto www.alamy.it)

Sono solo poche le città nella lista dei desideri di tutti, e Barcellona è una di queste. Può essere per l’invidiabile clima e lo stile di vita mediterraneo, per la magia dei capolavori di Gaudi, per le spiagge, la vita notturna, il calcio o per l’intreccio di culture riscontrabili in ogni angolo. Per me, un venezuelano che ha scelto questa città come nuova casa, la ragione è evidente: è tutta una questione di cibo.

In città come queste, il punto vero è imparare a distinguere l’apparenza dall’autenticità, il fumo dall’essenza, i luoghi che fanno cattive sangria e paella dalla lista dinamica e pulsante di ristoranti che offrono, a qualsiasi fascia di prezzo, un’esperienza autentica.

Non importa se siete del posto o dei turisti: il celeberrimo panorama gastronomico catalano ne ha per tutti, dal jamón al caviale, dal vermouth al cava, dalle tapas ai menu degustazione. Di seguito un elenco in ordine sparso, dei miei indirizzi preferiti.

Bodega pasaje 1986
Per la gente del posto, la bodega è parte di uno stile di vita. È quel luogo familiare, vecchio stile, in cui poter sorseggiare una birra o un calice di vino, mangiare un boccone e ritrovarsi con amici. Bodega pasaje è un esempio calzante. Collocato in Zona Franca, quartiere non poi così trendy, propone piccoli piatti tradizionali da condividere, molto ben eseguiti. Avrete bisogno di un cucchiaio e di pane extra per raccogliere l’ultima goccia di salsa nel piatto.

Besta
In meno di un anno, Besta è diventato uno dei locali più in voga in città. I due giovani chef, Carles Ramon e Manu Núñez fondono il dna gastronomico delle regioni di origine, Catalogna e Galizia, per creare menu stagionali che cambiano ogni settimana. Combinazioni atlantico-mediterranee servite nel modo più naturale, autentico e modesto. Da cui consegue un’esplosione di sapori.

Il ristorante di Xavier Pellicer, calle Provença 310

Il ristorante di Xavier Pellicer, calle Provença 310

Xavier Pellicer
Dopo una lunga e felice carriera come head chef di ristoranti come ABaC e Can Fabes, Xavier Pellicer ha deciso di affrancarsi da quei modelli puntando su una cucina più genuina. Prima che diventasse un trend nel mondo del fine dining, lo chef ha dato vita a un ristorante interamente vegetariano e il risultato è sorprendente. Il cuoco propone due diverse esperienze, una à la carte disponibile in una parte del ristorante e un menu degustazione nell’altra. Mai provata una cucina healthy così buona in tutta la mia vita.

Suculent
Rustico, abbondante e saporito. Una versione rivisitata e raffinata dei piatti locali tradizionali, con un tocco internazionale. Un’esperienza senza pretese ma, in un certo senso, prestigiosa (pur essendo uno dei migliori menu qualità-prezzo della città) e un ristorante in cui agli altri chef piace andare. Un chiaro risultato della passione che il cuoco Toni Romero, ex Bulli, ha tradotto in questo progetto sin dal 2012. Tra i gusti più convenzionali, è da non perdere la Tartare con midollo. Per i palati più audaci, il Canapé con cresta di gallo glassata, una vera chicca.

Disfrutar
Il luogo più ambito di Barcellona e uno dei migliori ristoranti al mondo. Due stelle ampiamente annunciate, in cui Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas vi conducono in un viaggio alla scoperta di sapori, consistenze e nuove combinazioni, senza dimenticare gli elementi più tradizionali e nostalgici cui siamo più abituati e che amiamo. Creatività e innovazione incontrano il piacere a questa tavola. Un boccone da sogno è il Panchino, pane fritto farcito con caviale e crème fraîche.

Cocina Hermanos Torres
I celebri fratelli Torres hanno realizzato il sogno di una vita: aprire un ristorante in cui la cucina è il cuore pulsante dell’esperienza. Il cibo è tempo, ricordi, nostalgia. Profondamente influenzati dalla nonna Catalina, che li ha fatti appassionare portandoli nella sua cucina, Javier e Sergio vogliono fondere tutte le conoscenze e le tecniche apprese lavorando nei migliori ristoranti del mondo con gli insegnamenti dell’infanzia. Un piatto indimenticabile? La Zuppa di cipolle, omaggio al loro padre.

Direkte
Se state programmando una visita a Barcellona, cercate in tutti i modi di riservare un tavolo da Direkte. Sì, La Boqueria è sinonimo di fiumi di turisti ma, alle sue spalle, pressoché nascosto, c’è un ristorantino che, con un piccolo bar, serve un menu degustazione catalano-asiatico sensazionale. Il bar, luogo sacro dei catalani ma anche molto simbolico per la cultura asiatica, è la vetrina per mettere in mostra l’abilità e il talento dello chef Arnau Muñío. La proposta ruota intorno ai soli menu degustazione. Da non perdere la cheesecake.

Il team di Proper, carrer dels Banys Vells 20 (foto facebook)

Il team di Proper, carrer dels Banys Vells 20 (foto facebook)

Proper
Da Buenos Aires a Barcellona, Proper è sinonimo di fuoco, stagionalità e vini naturali. Qui, chef Augusto Mayer e la sua brigata cucinano tutto servendosi di un forno a legna e anche il loro pane che crea dipendenza. Il grande vantaggio di padroneggiare il fuoco è che lo si può usare per ore a fiamma dolce, per la perfetta cottura di un taglio di carne o di una salsa; ma anche a fiamma forte, per affumicare o dare l’ultimo tocco ai piatti da servire. I vini naturali non sono per tutti ma se ne siete appassionati, sicuramente apprezzerete la selezione. Come dessert, non esiste miglior dulce de leche al mondo. Da non perdere!

Adobo
Adobo è una termine spagnolo che sta per “preparazione” (secca o liquida), come una salsa cui viene abbinato un cibo. Ma è anche il nome del nuovo ristorante di Enrique Valenti, lo chef usa questi condimenti come filo conduttore per valorizzare i migliori prodotti. È un altro ristorante in cui è necessario il cucchiaio. La tartare e il merluzzo sono eccezionali ma un piatto che mi ha davvero lasciato senza parole è un dolce: la frittella gigante con crema pasticcera e caramello all’anice è un must.

Bardeni
La zona della Sagrada Familia è molto rinomata… ma non per gli indirizzi in cui andare a mangiare. Per salvarvi dagli svariati fast food che attorniano il più famoso e interminabile progetto di Gaudi, abbiamo una piccola perla nascosta, un meat bar in cui non è possibile prenotare. Lo chef Dani Lechuga fa cose a modo suo, in un ambiente informale, con il menu scritto sulle pareti che cambia costantemente e che serve la migliore carne di Barcellona. Se volete iniziare con un perfetto e autentico piatto catalano, ordinate il manzo canelón.

Quimet & Quimet
È uno dei più famosi tapas bar della città. A oltre 100 anni dalla sua apertura nel 1914, Quimet & Quimet continua ad avere la fila fuori e gente che mangia in piedi per provare i sorprendenti abbinamenti di questi ragazzi che possono uscirsene con conserve e formaggi. Sì, una delle cose che rende questo posto unico è che non esiste cucina. È “solo” un bar ricco di ingredienti freddi, combinati e presentati in svariati modi. E con una selezione di vini e drink che copre ogni singolo centimetro di parete. Andate sul presto e provate quanti più montaditos potete. Sarete i benvenuti.

Cal Pep
Cal Pep è un anno più giovane di me e, durante questi oltre 30 anni, ha rappresentato l’essenza della città. È un altro posto con la fila di gente che aspetta di sedersi. La ragione? I piatti sono incredibilmente gustosi, perfetti per essere condivisi e accompagnati a una selezione di vini locali o cava. Ricordo ancora la prima volta in cui ci sono stato e il primo morso di quella che adesso è la mia tortilla preferita. Cosa prendere? Il pescato, l’ottimo riso e una seconda tortilla.

Rafa Zafra al bancone di Estimar Barcellona, carrer de Sant Antoni dels Sombrerers 3 (foto gastroeconomy.com)

Rafa Zafra al bancone di Estimar Barcellona, carrer de Sant Antoni dels Sombrerers 3 (foto gastroeconomy.com)

Estimar
Quando si parla di ristoranti orientati al prodotto, si parla di luoghi come Estimar. In questo piccolo ristorante nascosto, lo chef andaluso Rafa Zafra presenta una vetrina di pesci e frutti di mare che colpisca. I piatti cambiano in base a ciò che offre il mare e vanno dalle Tartare di gamberi con caviale alle Omelette aperte con ricci di mare e cirripedi. Un altro piatto celebre è il Bikini, termine locale che indica un panino tostato farcito con salmone e caviale.

Potrei continuare ancora e ancora con questo elenco ma quando viaggio non sono solo alla ricerca di ristoranti di fine dining, perciò ecco qui una breve carrellata di consigli:


Cocktail da Sips, la Perdita o Two Schmucks.

Paella o risotti da Arume, Can Fisher o Cruix.

Pasta da Xemei o Raffalli.

Burger da Bar Torpedo, La Real o Fat Barbies.

Pizza da La Balmesina o Sartoria Panatieri.

Gelato da DelaCrem o Arigato.

E per concludere in dolcezza, i churros da Trevol o croissant e mignon da Brunells o L’Atelier.

(traduzione dall'inglese, a cura di Federica Lisi)

David Egui
David Egui

class 1988, food blogger, scrittore e fotografo nato e cresciuto a Caracas, in Venezuela, dal 2017 vive a Barcelona, dove lavora per un agenzia di comunicazioni gastronomiche e scrive per diverse testate. Figlio di un pasticciere e fratello di uno chef, esprime da una vita un'enorme passione per il cibo