Rebis

Buonissima la prima. Raramente ci è capitato di assaggiare il menu di un ristorante aperto da poco e di trovarlo tanto sorprendente, a fuoco, diremmo proprio strepitoso, come ci è capitato al Rebis.

Intanto, è un posto meraviglioso: si trova defilato nella parte più alta di Desenzano, in una zona meno turistica rispetto a quelle affacciate sul lago. Ha sede a Palazzo Garibaldi, si chiama così perché vi soggiornò l’Eroe dei due Mondi. Ai giorni nostri e gastronomicamente parlando, la sfida del Rebis è importante: non c’è un elemento fuori posto, non c’è l’affettazione dell’haute cuisine d’antan, ma indubbiamente il ristorante propone un fine dining strutturato, complesso, con una sala e cantina che tengono botta. Dunque: pura alta cucina d'autore e contemporanea, laddove l’autore in questione è lo chef Giovanni Di Giorgio, lo avevamo già intercettato nelle sue esperienze precedenti ma è chiaro come qui mostri un livello davvero superiore, quasi inatteso. Una rivelazione.

Mirabile è la sua capacità di dosare la tensione dei fondi, che arricchiscono spesso le portate ma con soavità, quale plus aromatico però sempre carezzevole e ben bilanciato, mai eccessivo e tantomeno debordante.