Zinzendorf

Siamo a Trieste, a Opicina per la precisione, quartiere collinare e carsico a ridosso della Slovenia, alle spalle del capoluogo in basso sul mare. E’ stata una novità inattesa questo Zinzendorf perché il primo servizio data appena 6 ottobre 2025. Ringrazio Matteo Metullio, chef in Trieste, chiuso una sera di novembre, per avermi indirizzato da due ex suoi collaboratori, Alessandro Rosato e Domenico Scotto di Fasano, in una realtà ricavata in un'ex caserma della guardia di finanza.

Tre piani per accogliere più servizi curati in casa, panetteria e pastificio, formaggi e salumi, trattoria e ristorante fino a un museo che può esistere solo a Trieste perché dedicato alla bora (!) con tanto di formato di pasta secca chiamata Refoli, di vento ovviamente. Il luogo deve il nome a Karl von Zinzendorf, governatore austriaco della città, a cui si deve, circa 250 anni fa, la strada che collegava Trieste Opicina a Vienna.

Nessuno lo scorda e lo si onora con la tavola, ad esempio con un gulasch perfetto, golose tagliatelle al ragù e il piatto della caldaia, tradizione assoluta, bollito misto di maiale, senape e rafano. Per una dolce chiusura strudel di mele e linzer ai mirtilli.