Alta

Alta è il nuovo ristorante di Rob Roy Cameron, allievo degli Adrià a elBulli e Tickets, che sceglie di voltare le spalle all’avanguardia molecolare per tornare al fuoco e alla concretezza del prodotto. I sapori restano quelli della Spagna, ma lo chef ora guarda più ai Paesi Baschi che alla Catalogna. La griglia, a vista nella sala al piano terra, è il cuore pulsante del locale: Alta non ha fornelli né piani a induzione, tutto passa per brace o forno.

Gli interni alternano legno, pietra lucida e metallo creando un’atmosfera sofisticata, lontana dall’estetica “autentica” tanto di moda. Il menu, pensato per la condivisione, tra piccoli e grandi piatti, gioca su fumo e sapidità: spazia dal (sottilissimo) Calamaro con lardo e salsa vizcaína al Controfiletto di vacca da latte frollata, fino al celebre Cheesecake basco.

A volte fuori carta, compare anche la Testa di pesce alla griglia, segno i pesci arrivano interi e vengono sfilettati in casa. Imperdibili l’Empanada di sardina, con coda e testa che sbucano con grazia dalla sfoglia dorata, le Cannolicchie in escabeche chiara allo zafferano e i Fideos ai funghi selvatici, densi e aromatici di brace.