Yera al Forestis
Trentino Alto Adige | Bressanone (Bolzano)
2026
lo chef
Roland Lamprecht
sous-chef
Francesco Polla
ai dolci
Mario Pedicini
in sala
Hannes Unterberger
in cantina
Hannes Unterberger
Francesco Polla
ai dolci
Mario Pedicini
in sala
Hannes Unterberger
in cantina
Hannes Unterberger
Hannes Unterberger
in cantina
Hannes Unterberger
È costruito in una grotta, immerso nella foresta, il nuovo ristorante dell’hotel Forestis, sulle Dolomiti. Nasce dalla visione dell’executive chef del luxury retreat, Roland Lamprecht e dei proprietari Teresa e Stefan Hinteregger, per recuperare la cultura celtica e rendere omaggio al genius loci. Oltre 3.000 anni fa, infatti, i celti retici si stabilirono in Alto Adige, lo racconta il nome, Yera che significa raccolto in celtico, oggi simbolo della "cucina del bosco"
È un viaggio indietro nel tempo: oltre una grande porta si apre una sala di terra rossa, le luci soffuse, la mise en place in legno con tronchi d’albero a fungere da tavoli. Al centro un grande focolare, intorno al quale lo chef e la brigata cucinano piatti stagionali, abbinati a fermentati naturali homemade.
«La miscela di diverse erbe forestali locali e di prodotti naturali provenienti dalle regioni circostanti fornisce una nuova forma di sapore», spiega Lamprecht. Sono specie arboree, acqua di betulla, germogli di abete rosso, bacche selvatiche, ortiche, liquirizia selvatica, funghi, sambuco macinato, pino, larice e pino mugo, poi lavorati con varie tecniche, per poterli utilizzare tutto l’anno.
Perché fermarsi
per vivere con tutti i sensi un’esperienza immersiva e assaporare un’idea nuova di cucina di montagna, sulle orme degli antichi Celti, in un’atmosfera di grande suggestioneMenu di degustazione
650 euro
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