Alain Ducasse al Romeo
Lazio | Roma
2026
lo chef
Iacopo Iualè
Al 246 di Via di Ripetta splende un hotel 5 stelle lusso bello e originale come pochi altri nella capitale, il Romeo dell’imprenditore casertano Alfredo Romeo che ne vanta già un primo a Napoli. In entrambi i casi i ristoranti portano la firma sontuosa di Alain Ducasse.
Accomodiamoci a uno dei tavoli davanti al lungo bancone di una cucina a vista guidata da Iacopo Iualè, 34 anni, toscano di Cecina, cresciuto all’Alma, quindi in scia al maestro tra Monaco e Parigi. A Roma è arrivato a inizio primavera, ritrovandosi come su un filo teso nel vuoto. Le attese sono tante, le responsabilità pure. Iacopo deve mettere a terra le sapienze e le idee di Ducasse in una nazione che non ama la cucina blu, bianca e rossa. Richiede polsi fermi e mente lucida.
Ho visto Iualè molto sul pezzo con Ostriche di Scardovari e granita di agrumi; Carciofo mammola, cipollotto fresco e brodo di foglie essiccate; Tagliolini al burro d’alpeggio, lievito tostato e tartufo bianco; Gambero rosso, spaghettone di Gragnano (cotto perfettamente, non va mai dato per scontato); Cernia alla brace, zucca, agrumi; Filetto di manzo maturato, finferli e gemme di abete rosso; Madeleine. Memoria e poesia.
Lo chef consiglia
Due Ladroni, piazza Nicosia 24, Roma - dueladroni.comPerché fermarsi
per una cucina lontana dalle tradizioni romane, ma che sfora lo stesso l’assoluta qualitàMenu di degustazione
220, 250, 270, 305 euro
è perché hai negato il consenso all'utilizzo dei cookie della categoria "Miglioramento dell’esperienza".
Clicca sull'iconcina verde in basso a sinistra per modificare le tue preferenze.