Saison
Stati Uniti | San Francisco
2026
lo chef
Richard Lee
sous-chef
Tanya Jimenez
ai dolci
Michelle Fried
in cantina
Jeff Harakal e Jason Davies
Tanya Jimenez
ai dolci
Michelle Fried
in cantina
Jeff Harakal e Jason Davies
Jeff Harakal e Jason Davies
Una singolare testa di cervo impagliata appesa alla parete, un camino dalla brace accesa che fa da barbecue con tanto di banco per commensali piazzato davanti, l'ampia cucina a vista sotto una griglia di mazzetti pendenti di erbe e aromi vari. Ecco le prime visioni di chi entra in questo santuario delle cotture sul fuoco vivo, degli ingredienti locali di qualità e sostenibili, della stagionalità e dei gusti forti a tutti i costi.
Al comando dei vari fuochi nel locale c'è lo chef trentasettenne di origini cinesi Richard Lee, un passato recente all'11 Madison di New York come da Narisawa a Tokyo: tocca a lui dare la linea di una solida e rodata cucina improntata al classico comfort food californiano condito di interessanti divagazioni, esotismi o accostamenti tipo composte, gelatine o fermentazioni varie.
Al fianco delle portate più gettonate, enormi steak di Wagyu A5 alla brace, altrettanto enormi black cod alla griglia ma anche deliziose anatre arrosto, il menu prevede Insalata e brodo di granchi con cuore di palma, cedro e cardamomo, Sandwich con terrina di fegato d'anatra e mirtilli rossi, Tartare di agnello e aragosta con pepe fermentato e yuzu.
Perché fermarsi
per il migliore comfort food californiano (d'obbligo la costata alla brace) più altre prelibatezze, spesso sorprendentiè perché hai negato il consenso all'utilizzo dei cookie della categoria "Miglioramento dell’esperienza".
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