Laqua Vineyard

In una Toscana poco battuta ma comunque splendida, in un borgo silenzioso, il ristorante del resort di Antonino Cannavacciuolo e della moglie Cinzia Primatesta. L'idea è quella che innerva ogni progetto del Tonino nazionale, una cucina diretta ed elegante, che riassuma l'identità italiana senza inflessioni dialettali, qui realizzata dal giovane Marco Suriano, un ligure passato per Villa Crespi.

Naturalmente c'è molta Toscana, ma c'è anche un po' di Piemonte, come omaggio alla terra d'elezione di Cannavacciuolo e alla famiglia Rivetti della Spinetta, che lì accanto produce del buon Sangiovese. Ecco quindi la Pappa al pomodoro, il Cucchiaio di fegatini con cappero e gel al Vin Santo, un Branzino con sashimi marinato e affumicato e giardiniera in osmosi; ma anche i Tortelli al tovagliolo alla piemontese, con ragù di musetto del maialino, e la Tagliata di Limousine con bagnetto rosso, cicala di mare, cannocchia e riduzione alla ciliegia.

Anche la carta dei vini, ben gestita da Francesco Cotza, è toscopiemontese. Notevole il carrello dei formaggi, piccolo ma narrato in modo avvincente. Il locale è elegante e post-industriale, ma è la vista sulle colline pisane che ruba lo sguardo.