Sono passati 3 anni dall’apertura di House of Ronin, una palazzina di 4 piani tra Chinatown e l’Arco della Pace, e da gennaio 2025 è completa con il suo outlet più atteso, Hatzune Zushi. Al piano 3F, ci si accomoda nell’anticamera rosso fuoco del bar Madame Cheng’s e subito dopo a uno dei 10 posti di uno scenografico banco sushi a ferro di cavallo, sotto luci vivaci. È il regno di Katsu Nakaji, celeberrimo shokunin di Tokyo che, dopo una serie di cene a termine, ha deciso di garantire continuità al luogo.
E noi ci rallegriamo per l’esperienza che ci concedono i suoi allievi, mani leste a forgiare un percorso da 15 nigiri in stile jukusei, cioè coi gusti forti del pesce marinato e il riso cotto nel kamado e poi mescolato davanti all’ospite nel legno di abete con aceto di akazu. Akami, chutoro, suzuki, capasanta di Hokkaido marinata nell’alga kombu, sgombro in salsa yuzu, gambero con bisque di corallo, shabu shabu di ricciola, polpa di granchio, involtino di wagyu, calamaro ripieno, anguilla grigliata, otoro con zuppa di miso, tamago… Una sequenza spettacolare che fa a meno di bacchette e ciotoline di soia. Non c’è la sacralità dei contesti simili, si applaude e si gode.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt