Plénitude è un ristorante nel suo genere. Esposto a sud del Pont Neuf, gode di uno dei migliori panorami della capitale, celato al primo piano dell’hotel Cheval Blanc. Senza contare l’enorme talento dello chef Arnaud Donckele che si divide ormai da tempo tra Saint Tropez (La Vague d’Or) e Parigi e senza tuttavia fare copia-incolla tra i due menu.
Cuoco più che esperto nella tecnica delle salse, avendo debuttato come chef saucier da Michel Guérard, Arnaud Donckele non ha mai smesso di reinterpretare salse ed emulsioni che mette al centro del suo progetto gastronomico. Carni, pesci, crostacei, verdure, diventano in qualche modo contorno delle sue preparazioni dai sapori delicati e che si compongono di una dozzina di ingredienti.
Il servizio è all’altezza delle intenzioni e vi condurrà, a un certo punto, a gustare un piatto in cucina per osservare lo chef all’opera o a varcare le porte della cantina dei formaggi. Senza dubbio, il discreto Arnaud Donckele è uno dei più talentuosi cuochi della sua generazione, che il non meno geniale pastry-chef Maxime Frédéric accompagna in quest’epoca d’oro.
giornalista, scrive di creazioni contemporanee (artE, architettura, design) e di art de vivre (viaggi, cucina, enologia, mixologia) da 30 anni. Scrive per magazine (IDEAT, The Good Life, Le Figaro Magazine, F, Gault & Millau, RESTO…) e rIviste di brands (Travelbook by Relais & Châteaux). Per 3 anni (2016-19), è stato caporedattore di Cuisines Révolution
Ristorante con camere
giornalista, scrive di creazioni contemporanee (artE, architettura, design) e di art de vivre (viaggi, cucina, enologia, mixologia) da 30 anni. Scrive per magazine (IDEAT, The Good Life, Le Figaro Magazine, F, Gault & Millau, RESTO…) e rIviste di brands (Travelbook by Relais & Châteaux). Per 3 anni (2016-19), è stato caporedattore di Cuisines Révolution