Osteria Zero

C’è questa posse di giovani calabresi che ha messo su a Taurianova una delle tavole più interessanti e golose del meridione d’Italia. L’aspetto esterno all’arrivo, l’arredo una volta entrati, incutono, va detto, un filo di timore di aver sbagliato indirizzo. Ma l’accoglienza di Federica Ferrazzo e la cucina di Martino Latella e Rocco Bonanno dissolvono rapidamente ogni dubbio di aver confuso le indicazioni del navigatore satellitare.

Perchè questi ragazzi hanno lavorato in maniera brillante a un’identità che non si distaccasse dalle origini, ma che al contrario le esaltasse, esaltandole a tavola mediante un punto di vista sempre inatteso e sorprendente, tale da rinnovare la forza della tradizione a loro così cara, mentre gettano già solide radici per il futuro. In un luogo non proprio tra i più semplici.

Piccoli produttori, ricerca, recupero. Terra e mare, quest’ultitmo a portata di mano, viene narrato nella sua espressione stagionale, in profondità, con la proposta di Tonnidi di cui è ricco lo stretto di Messina: alletterati, striati, palamite, alalunghe, tombarelli, tonni rossi, obesi e gialli, in un unico piatto. One to watch: evviva la rivoluzione calabrese.