Lemelae

Quella che Andrew Lunardi ha messo in piedi nella sua Gallio (Lemelæ è il nome della contrada della sua famiglia) nel 2024, è una destinazione gastronomica fortemente identitaria. La filosofia che lo guida è chiara, essenziale: celebra le radici dell'Altopiano dei Sette Comuni osservandole attraverso la lente della cucina scandinava. L'approvvigionamento da piccoli produttori locali di carni di pecora e vacca, selvaggina, prodotti caseari, ortaggi e fiori d'alpeggio; l'utilizzo prevalente di fuoco e brace; l'innesto di ingredienti sottoposti a fermentazione: questi, gli elementi portanti della sua cucina.

In un'atmosfera accogliente e minimalista, si assaggiano piatti di grande purezza espressiva, che raccontano un legame autentico con la natura: è il caso del cannellone, nella cui sfoglia viene utlizzata una piccola quantità di farina di corteccia di larice e il cui ripieno è composto da ricotta fermentata e buon enrico (spinacio selvatico di montagna), accompagnato da una maionese affumicata e foglie di acetosella.

Il servizio di sala brilla per competenza e cortesia; in cantina prevalgono i vini naturali, in sintonia con l'orientamento del locale.