Côte
Thailandia | Bangkok
lo chef
Mauro Colagreco con Davide Garavaglia
sous-chef
Pansuksawat Suksawat Tor e Pietro Montanino
in sala
Gwennole Le Bras
in cantina
Sabino Iacobone
Pansuksawat Suksawat Tor e Pietro Montanino
in sala
Gwennole Le Bras
in cantina
Sabino Iacobone
Sabino Iacobone
Qui in riva al fiume Chao Phraya si fanno le cose fatte bene, non solo al Capella, uno degli hotel di cui si è parlato di più al mondo negli ultimi anni. C’è la stessa identica passione per il dettaglio al ristorante Côte, firmato da Mauro Colagreco e gestito da Davide Garavaglia da Corbetta, un ragazzo che mette in fila una brigata ad ampia maggioranza thai, con qualche italiano in ruoli apicali e personale
La linea di cucina è la sintesi di due mondi agli antipodi: la stagionalità europea della Riviera tra Italia e Francia e quella del paese che li ospita: proteine europee e guarnizioni locali, in una cucina senza confini, con un impiego moderato del piccante e una leggibilità sempre chiara delle preparazioni, cesellate con la mano ferma di un chirurgo, come si addice a uno scolaro del Mirazur.
Hamachi, papaya rossa, caviale Krystal, Faraona, mousse di gorgonzola e funghi, Granchio, aria di cocomero, Piccione, fichi e senape, Scampi e vermut: è tutto gustoso, posh, preciso e la brigata di sala segue lo spartito di una tavola fine dining di tenore europeo, ma più rilassata.
Perché fermarsi
per provare la cucina raffinata di un ristorante che interpreta la stagionalità di due continentiMenu di degustazione
4.5400, 8.000 baht
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