Quay
Australia | Sydney
lo chef
Peter Gilmore
Il colpo d'occhio è notevole: a sinistra l'Harbour Bridge, davanti il mare, a destra la magnifica Opera House. Siamo a The Rocks, al Terminal Passeggeri dei traghetti che operano nella baia: al piano alto, nel panoramico spazio di un ex fast food trasformato in ristorante gourmet, fra tappeti color del mare, sedie e tavoli con tinte che ricordano una foresta.
Ecco il regno di Peter Gilmore, lo chef che ha cambiato la faccia di un anonimo terminal (ma anche dell'Opera House, aprendo all'interno il ristorante Bennelong) fino a trasformarlo in elegante covo di buongustai, degno in assenza di guida Michelin dei Tre Cappelli, la massima onorificenza, da parte della prestigiosa Good Food Guide australiana.
La sua cucina si pone a metà tra declinazioni territoriali e incursioni internazionali, soprattutto di matrice giapponese e un occhio particolare al mondo vegetale. I piatti? Una gioia alla vista e al palato: ad esempio Abalone, cetriolo di mare, riso koshihikari, custard di latte, yam e brodo di aceto invecchiato e alga; Dumpling con granchio, emulsione di burro nocciola e tapioca dorata; Tenera Wagyu giapponese scottata nel burro con funghi australiani Maitake.
Perché fermarsi
per una vista incredibile su Sydney, e sul paesaggio australiano interpretato attraverso sapori autentici, che si lasciano contaminare da inflessioni giapponesiMenu di degustazione
275, 365 euro
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