Koan
Danimarca | Copenhagen
lo chef
Kristian Baumann (chef)
sous-chef
Ludovico Pelagatti (head chef)
in sala
Lasse Peder Nielsen
in cantina
Lasse Peder Nielsen
Ludovico Pelagatti (head chef)
in sala
Lasse Peder Nielsen
in cantina
Lasse Peder Nielsen
Lasse Peder Nielsen
Noodle di aragosta fresca, kimchi bianco, ciambelle kkwabaegi e panna, riso gamasot, calamansi… Eravamo a Copenhagen o a Seul? Viene da domandarsi ora a rileggere le trame di quello splendido menu tardo-primaverile assaggiato da Koan. Un termine che, non a caso, deriva dalla saggezza buddista zen e significa "paradosso", indovinello senza soluzione, come a dimostrare l’inadeguatezza della ragione di fronte alle illuminazioni più folgoranti.
È il ristorante scelto da qualche tempo da un asso di cucina nordica, Kristian Baumann, danese di origini coreane, già colonna di Noma e Relae. I piatti di Koan sono il prodotto di una coraggiosa discesa psicanalitica nelle sue origini, un menu "occidorientale" impiattato in un ex magazzino fronte-mare, con un tocco italiano importante, quello dell’head-chef Ludovico Pelagatti, toscano di Prato, uno dei tanti ragazzi italiani che si fanno valere lontani da casa nostra.
Un piatto da ricordare? Langoustine & Ribeye, scampi e costata, un crostaceo alla brace, una costata marinata nel kimchi e salsa di aragosta. Geniale.
Lo chef consiglia
Ristorante Palægade, Palægade 8, 1261 Copenaghen- formelbgroup.dk/palaegade/Perché fermarsi
cucina nordica? Sì, ma con forti accenti coreaniMenu di degustazione
3.600 corone danesi
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